Gli scopi della Società sono dichiarati chiaramente nel primo Statuto:
"promuovere a pubblico vantaggio la coltivazione dei terreni situati principalmente nei felici domini di S.M., secondo le regole opportune e convenevoli alla loro diversa natura" si trattava cioè di risolvere, ottenendone anche vantaggi economici, i problemi della produzione agricola e dell’occupazione secondo i concetti illuministici e fisiocratici di quel periodo.
Approfondimenti:
Risvolti successivi: Il Conte Camillo di Cavour e la Reale Accademia di Agricoltura di Torino